Nel dramma post-apocalittico della HBO “The Last of Us”, una pandemia causata da un’infezione fungina di massa trasforma in zombie chi viene infettato, facendo crollare la società e minacciando tutti coloro che non sono ancora stati infettati. Preoccupati che i funghi possano distruggere l’umanità, spargendosi per i nostri corpi e trasformandoci in ciechi non-morti, diversi individui si sono precipitati sui social media, sui forum di Reddit e persino dai medici, sapendo che la serie (basata su un videogioco) è ispirata a un vero fungo “zombificante” chiamato Ophiocordyceps unilateralis.
Zombi conquistati dal fungo. Immagini: BGFX/HBO. Fonte: Stan Winston, School of Character Arts.
Possiamo confermare che i funghi avranno quasi certamente un ruolo centrale nel futuro dell’umanità, ma come risorsa, non come rovina.
I fan della serie sono stati rassicurati da scienziati e professionisti sanitari: il fungo in questione non è in grado di paralizzare nient’altro che formiche e piccoli insetti. I funghi, invece, sono dei veri e propri centri di potere con potenzialità ecologiche, biologiche e fisiche. Forniscono cibo e medicine, sono fondamentali per la salute dell’ecosistema e sono sufficientemente versatili e complessi da essere trasformati, con processi innovativi, in ogni tipo di materiale.
Per tale motivo, questa primavera, i nostri “Eroi del mese” sono i funghi. (Questa pubblicazione fa parte della nostra serie Hero of the Month: lettere d’amore a prodotti, specie, persone, che, nella lotta contro il cambiamento climatico, sono campioni a tutto tondo).
Fonte: Hans Veth via Unsplash.
Per comprendere il potere dei funghi bisogna prima capirne il loro ruolo in natura. Una accurata ricerca globale sulla biodiversità atta ad identificare le ‘known knowns’ e ‘known unknowns’ (“conoscenze note” e le “incognite note”) dei funghi ci dice che: “I funghi sono alla base di quasi tutta la vita sulla Terra e sono di vitale importanza per le piante, per il funzionamento degli ecosistemi e, in ultima analisi, per l’intera umanità”[1].
Sebbene i funghi evochino immagini di champignon, tartufi o repellenti muffe, la stragrande maggioranza dei funghi è per noi invisibile, nascosta in substrati organici: suolo, acqua, legno morto o altri organismi [2]. Immense reti di micelio (minuscoli fili di organismi fungini) avvolgono le radici degli alberi, collegandole e condividendo risorse: attraverso queste “ragnatele del bosco”, gli alberi e le piante “comunicano”, trasferendosi reciprocamente acqua e nutrienti [3].
Alcune specie di funghi sono anche in grado di associarsi con le radici delle piante, migliorando la loro capacità di aspirare i nutrienti essenziali dal suolo; altri tipi vivono all’interno delle stesse senza danneggiarle, favorendo la loro immunità dagli agenti patogeni e dallo stress. E, naturalmente, sono i riciclatori della natura: eccellenti decompositori della biomassa naturale rigida, come il legno, le piante e persino la chitina (il principale componente strutturale dell’esoscheletro dei crostacei e si, esistono anche funghi acquatici) [4].
Reti di micelio. Fonte: Google Images.
In poche parole, i funghi sostengono e fortificano gli ambienti naturali del pianeta, da cui noi dipendiamo. Stiamo solo iniziando a comprendere quanto i funghi siano complessi, diversificati e vitali per la vita sulla Terra: il team di ricerca globale ha stabilito che 2,5 milioni di funghi non sono ancora stati scoperti e che un cucchiaino di terreno può contenere centinaia di specie fungine diverse [5].
Con l’avanzare della crisi climatica e il deterioramento degli ambienti naturali, i funghi svolgono e svolgeranno un ruolo sempre più vitale nel sostenere i nostri ecosistemi.
Forse il ruolo più importante che possono svolgere negli ambienti naturali è quello di guaritore. Attraverso un fenomeno noto come micorisanamento, i funghi vengono utilizzati per degradare o isolare i contaminanti presenti nel suolo. Il micorisanamento può essere applicato anche a terreni contaminati da petrolio o gasolio. Un famoso esperimento di Washington fu eseguito contaminando 4 porzioni di terreno con una concentrazione di petrolio, trattando poi ognuna di esse con una sostanza diversa; dopo 16 settimane, mentre le altre 3 non mostravano alcuna differenza, la parte trattata con micelio di fungo ostrica era ricoperta da centinaia di enormi funghi sani. In sostanza, hanno trovato nutrimento nei prodotti petrolchimici, trasformandoli in tessuto sano e riducendo la concentrazione di inquinanti nel terreno del 98%. Hanno poi attirato gli insetti e gli uccelli, portatori di semi, fino a che la zona è diventata un’oasi fiorita [6].
Fonte: Royal Botanical Gardens, Kew ©.
In ordine di importanza, dopo la loro eroica capacità di sostenere la natura, l’uso dei funghi come fonte di cibo si colloca al secondo posto. I funghi sono un gruppo alimentare eccellente, ricco di proteine, fibre alimentari, antiossidanti, vitamine e minerali, povero di carboidrati e grassi.
Nutrienti e saporiti, i funghi commestibili rappresentano un potente rimedio al sistema alimentare globale, inefficace e distruttivo. In tutto il mondo, un terzo del cibo prodotto viene sprecato mentre milioni di persone muoiono di fame [7], la disponibilità di acqua dolce e di terreni sani è in rapido declino e il 75% della perdita di foreste a livello globale (per un totale di 10 milioni di ettari all’anno [8]) è dovuto all’espansione dell’agricoltura, soprattutto per l’allevamento di bestiame e la conseguente produzione dei loro mangimi [9].
Fonte: Andres Siimon via Unsplash.
I pattern di crescita dei funghi contrasta ciascuno di questi problemi: i funghi selvatici crescono ovviamente in modo spontaneo, senza bisogno di risorse o input umani. Per sostenere popolazioni in crescita, i funghi coltivati rappresentano però il potenziale più grande.
Innanzitutto, i funghi richiedono pochissimo terreno per la coltivazione, pochissima acqua e nessuna fonte di luce (possono crescere al buio). Rispetto agli animali, hanno un rapporto estremamente elevato di calorie e proteine prodotte per superficie, riducendo notevolmente le pressioni sui terreni agricoli date da disboscamento e irrigazione [10]. Inoltre, studi recenti hanno scoperto che la coltivazione di funghi nelle foreste potrebbe sequestrare fino a 12,8 tonnellate di carbonio per ettaro, combattendo il cambiamento climatico e producendo cibo al contempo [11].
E ancora, i funghi non hanno bisogno di terreno coltivabile e addirittura possono svilupparsi nei rifiuti (scarti alimentari, paglia, sfalci di piante, fondi di caffè, carta, spugne e persino letame di cavallo). Ciò offre ai coltivatori infinite possibilità di trasformare scarti in un tesoro. E la loro crescita è estremamente rapida: in genere passano dall’inoculazione delle spore al raccolto in 3/4 settimane.
Coltivazione di funghi. Fonte: Agrifarming.
Mini-farm di funghi biologici. Fonte: Smallhold Farms.
Queste caratteristiche favoriscono l’espansione e diffusione di un’industria fungina, combattendo lo spreco mondiale e alimentando un aumento della coltivazione, sia per motivi di business che per autosostentazione. Interessati? I micofili (coloro che amano tutto ciò che riguarda i funghi) possono dare un’occhiata a questi esempi, che mettono in evidenza i coltivatori indipendenti e le piccole imprese che alimentano il settore della ristorazione.
In sostanza, i funghi rappresentano un’alternativa piuttosto economica e estremamente ecologica e nutritiva alle proteine animali, persino ad alcune piante.
Va aggiunto che le strutture del micelio presenti nei funghi hanno una consistenza unica, in grado di replicare i prodotti di origine animale con precisione e (spesso) con valori nutrizionali più sani. L’industria alimentare mondiale ha colto l’opportunità: il micelio e le proteine a base di micelio, note anche come micoproteine, sono utilizzati per produrre prodotti alternativi alla carne e per “coltivare” proteine alternative come la bistecca, con consistenze umami e succose. Il substrato e il micelio dei funghi sono utilizzati anche per fermentare prodotti a base vegetale, per creare prodotti ittici di qualità come il sushi senza nuocere ai pesci, per creare grassi alternativi, coloranti alimentari e persino colture per il formaggio blu.
In termini di gusto, il feedback dei consumatori sui prodotti a base di micelio è sempre molto positivo, soprattutto se confrontato con le “pappette” vegetariane degli anni passati. Con la continua sperimentazione e commercializzazione di prodotti, i funghi dimostrano costantemente di essere una fonte alimentare potente: una proteina sana, saporita e completa che imita una serie di alimenti ma con un’impronta ambientale fortemente ridotta.
Bacon di funghi. Fonte: Libre Foods.
Tonno di funghi. Fonte: Aqua Cultured Foods.
Questo fiorente mercato dei prodotti alimentari a base di funghi è accompagnato da una parallela espansione nel mondo degli integratori e dei farmaci a base di funghi. Sono infatti stati utilizzati per scopi medicinali da migliaia di anni. Il medico greco Ippocrate, intorno al 450 a.C., utilizzava i funghi Amadou per le loro proprietà antinfiammatorie [12]. È documentato che le tribù indigene del Nord America usavano i funghi Palla di Fuoco per cauterizzare le ferite [13]. Molteplici specie di funghi (shitake, cordyceps, reishi, coda di tacchino) sono state utilizzate per millenni nella medicina tradizionale cinese e in varie medicine folcloristiche asiatiche [14]. Ma solo di recente sono penetrati nei moderni mercati occidentali.
Nell’ultimo decennio, i funghi funzionali sono apparsi sulla scena del settore health and wellness, accompagnati dalle loro singole specificità: antiallergici, antibatterici, antimicotici, antinvecchiamento, antinfiammatori, antiossidanti, antivirali, antidepressivi (e questo solo quelli con la lettera A…). Si potrebbe pensare che gli integratori di funghi siano semplicemente l’ultima moda del benessere. Eppure le loro proprietà medicinali e salutari sono attribuite alla loro concentrazione di composti bioattivi, piccole quantità di sostanze chimiche specifiche che agiscono positivamente sull’organismo.
Fonte: Gina Sell via Unsplash.
Il crescente interesse della comunità medica, del settore sanitario e dei privati per le medicine naturali e la micoterapia ha stimolato un aumento della ricerca scientifica sulle proprietà salutari e sull’efficacia di diversi tipi di funghi.
Studi hanno confermato che particolari specie di funghi hanno effetti positivi sulla risposta immunitaria, sulla fertilità, sull’energia, sulla crescita delle cellule tumorali, sulla funzione renale, sul morbo di Parkinson, sul diabete, sulla funzione cerebrale e sulla salute del cuore [15]. Tuttavia molti di questi studi sono in vitro (condotti in tubi di laboratorio) o sono testati su topi, piuttosto che su esseri umani. Gli studi sono spesso citati dalle aziende produttrici di integratori a base di funghi, che poi fabbricano prodotti con specie diverse, dosi diverse di composti bioattivi e processi di produzione diversi: questa mancanza di standardizzazione rende impossibile garantire l’efficacia di ogni prodotto. Inoltre, le proprietà medicinali di un singolo fungo variano notevolmente a seconda di dove e come è stato coltivato, di quale parte del frutto è stata utilizzata e in quale fase è stata raccolta [16].
Di conseguenza, gli scienziati della micologia hanno dichiarato che molte aziende di marketing fanno affermazioni sui loro integratori che superano di gran lunga ciò che la scienza ha dimostrato. Naturalmente, questi integratori “potrebbero” sostenere la funzione immunitaria, l’attività cerebrale, la virilità, ecc. ma non possono promettere di fornire questi benefici per la salute. Allora perché concentrarsi qui sulle proprietà curative dei funghi?
Sebbene sia difficile certificare l’efficacia degli integratori di funghi disponibili in commercio, le indagini cliniche dimostrano ripetutamente la loro enorme potenziale nelle applicazioni terapeutiche, in particolare in oncologia: sono già utilizzati e continuano a essere utilizzati per il loro collaudato supporto ai pazienti malati di cancro, mostrando azioni immunomodulanti e antitumorali, che affiancano la chemioterapia e la radioterapia tradizionali. La micoterapia ha rallentato la crescita di tumori, ridotto gli effetti collaterali dei farmaci antitumorali chimici e i tempi di recupero [17].
Fonte: Chulalongkorn University.
Le comunità mediche e scientifiche devono fare passi in avanti nella ricerca, nella sperimentazione e nello sviluppo di trattamenti standardizzati a base di funghi e, speriamo, un giorno, anche di integratori che affrontino un’intera gamma di problemi di salute. Ma il solo fatto che i funghi siano attualmente utilizzati con successo nei pazienti oncologici dimostra il potenziale che essi hanno per il nostro futuro. I cambiamenti climatici avranno un impatto profondo sullo sviluppo del cancro, aumentandone il rischio attraverso la maggiore esposizione che abbiamo ai raggi UV, all’inquinamento atmosferico, alle sostanze chimiche tossiche, al calore e alle microplastiche [18]. Queste sfide, unite al fatto che gli scienziati fungini non abbiano ancora esplorato e utilizzato tutto il loro potenziale medico, sottolineano quanto essi saranno cruciali nella costruzione di un futuro più sano.
Un’ultima entusiasmante (e decisamente più leggera) prova del potere dei funghi è la loro capacità di trasformarsi in materiali. Le strutture dei miceli sono polivalenti: possono essere utilizzate per produrre proteine di carne testurizzate, ma anche svilupparsi in tantissime sostanze, spesso sostituendo opzioni scarsamente sostenibili.
Fonte: Google Images.
Nel 1958 è stato lanciato il fumetto belga Les Schtroumpfs (I Puffi da noi) che segue la vita di una colonia di piccole creature umanoidi blu che vivono in case fatte di funghi. Queste case fittizie potrebbero presto diventare realtà: l’azienda italiana Mogu ha sviluppato una tecnologia innovativa che utilizza gli scarti agroindustriali per far crescere ceppi selezionati di micelio in un materiale composito. Questo composito viene utilizzato per realizzare rivestimenti e pavimenti sicuri e durevoli, creando così materiali da costruzione con un processo di produzione a basso consumo energetico, privi di plastica e biodegradabili al 100%. Su larga scala, questo potrebbe rivoluzionare l’industria edile e il modo in cui gli edifici impattano sull’ambiente naturale (Mogu crea anche pannelli acustici 3D privi di VOC che massimizzano l’assorbimento acustico per diverse frequenze musicali).
Pannelli acustici di funghi. Fonte: Mogu.
Packaging di funghi. Fonte: Mushroom Packaging, Ecovative.
I funghi sono stati trasformati in decine di altri materiali e prodotti. Il micelio può essere coltivato a partire da rifiuti e residui di materie prime per ottenere imballaggi resistenti e biodegradabili in grado di sostituire il polistirolo non riciclabile, paralumi biodegradabili, e pellami verosimili, naturali e completamente privi di sostanze chimiche, che rappresentano un’alternativa ai prodotti animali o plastici ad alto consumo energetico. Sono quindi in grado di ridurre l’impatto ambientale del nostro packaging, dei nostri mobili e persino dell’industria della moda.
Uno degli usi più intriganti dei materiali fungini è quello di Loop Biotech.
Questa azienda olandese utilizza il micelio per realizzare bare e urne biodegradabili, offrendo ai defunti la possibilità di “diventare parte della natura e arricchire la Terra”.L’espressione un po’ forte “cibo per vermi” in realtà allude a ciò che presumibilmente accade a noi quando veniamo seppelliti: ci decomponiamo e alimentiamo il terreno. Le bare tradizionali (e i corpi che vi vengono seppelliti) sono spesso trattate con vernici, liquidi per imbalsamazione e sostanze chimiche inorganiche, e contengono accessori in metallo e plastica che impiegano un’infinità di tempo per biodegradarsi, inquinando nel mentre il suolo [19].
Queste a base di micelio fanno il contrario, biodegradandosi in soli 45 giorni, alimentando la biodiversità del suolo locale e stimolando la crescita di nuove piantine. È intrigante e profondamente importante che le aziende stiano sviluppando tecnologie e infrastrutture che ci permettano di prendere decisioni consapevoli e rispettose del pianeta, anche una volta defunti!
Bara di funghi. Fonte: Loop.
Sostenere l’ambiente e ridurre il consumo energetico, pregi culinari e nutrizionali, potenziale per la salute e la medicina, capacità di trasformarsi in materiali essenziali sono una prova sufficiente del fatto che i funghi rappresentano una delle frontiere più interessanti per l’azione climatica e per il futuro. Se non eravate già micofili all’inizio di questa lettura, speriamo lo siate diventati!
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[1] Niskanen, T. et al. 2023. Pushing the Frontiers of Biodiversity Research: Unveiling the Global Diversity, Distribution, and Conservation of Fungi. Annual Review of Environment and Resources, 48: 149-176. Disponibile qui: https://www.annualreviews.org/content/journals/10.1146/annurev-environ-112621-090937
[2] Holewenski, B. 2024. Underground Networking: The Amazing Connections Beneath Your Feet. National Forest Foundation. Disponibile qui: https://www.nationalforests.org/blog/underground-mycorrhizal-network
[3] Ibid.
[4] Niskanen, T. et al. 2023. Pushing the Frontiers of Biodiversity Research: Unveiling the Global Diversity, Distribution, and Conservation of Fungi. Annual Review of Environment and Resources, 48: 149-176. Disponibile qui: https://www.annualreviews.org/content/journals/10.1146/annurev-environ-112621-090937
[5] Ibid; Kew (Royal Botanical Gardens). 2023. State of the World’s Plants and Fungi. Kew. Disponibile qui: https://www.kew.org/sites/default/files/2023-10/State%20of%20the%20World%27s%20Plants%20and%20Fungi%202023.pdf
[6] UW Dept. of Landscape Architecture, Sustainable Landscape Construction. 2010. Mycoremediation. Disponibile qui: https://depts.washington.edu/dislc/2010winter_mycoremediation/definition.htm#:~:text=Definition,polycyclic%20aromatic%20hydrocarbons%20(PAH)
[7] Food and Agriculture Organization. 2013. Foot Wastage Footprint: Impacts on Natural Resources. Disponibile qui: https://www.fao.org/3/i3347e/i3347e.pdf
[8] Food and Agriculture Organization. 2020. The State of the World’s Forests. Disponibile qui: https://www.fao.org/documents/card/en/c/ca8642en
[9] Ritchie, H. 2021. Drivers of Deforestation. Our World in Data. Disponibile qui: https://ourworldindata.org/drivers-of-deforestation
[10] Matei, A. 2022. Want to save the planet? Eat protein from mushrooms and algae instead of red meat. The Guardian. Disponibile qui: https://www.theguardian.com/commentisfree/2022/jul/19/want-to-save-the-planet-eat-protein-from-mushrooms-and-algae-instead-of-red-meat
[11] University of Sterling. 2023. Growing mushrooms alongside trees could feed millions and mitigate effects of climate change, research finds. Disponibile qui: https://www.stir.ac.uk/news/2023/march-2023-news/growing-mushrooms-alongside-trees-could-feed-millions-and-mitigate-effects-of-climate-change-research-finds/#:~:text=Analysis%20by%20Professor%20Thomas%20found,19%20million%20people%20per%20year
[12] Stamets P., and Zwickey, H. 2014. Medicinal Mushrooms: Ancient Remedies Meet Modern Science. Integrative Medicine: A Clinician’s Journal (IMCJ), 13: 46-7. Disponibile qui: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4684114/#:~:text=Our%20ancestors%20have%20used%20mushrooms,inflammatory%20and%20for%20cauterizing%20wounds
[13] National Park Service. 2020. Species Spotlight: Puffballs. Region 1 Inventory and Monitoring Division. National Park Service. Disponibile qui: https://irma.nps.gov/DataStore/DownloadFile/649297
[14] Venturella, G. et al. 2021. Medicinal Mushrooms: Bioactive Compounds, Use, and Clinical Trials. International Journal of Molecular Sciences, 22: 634. Disponibile qui: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7826851/#sec5-ijms-22-00634title
[15] Ibid.
[16] Ibid.
[17] Ibid.
[18] Bernicker, E. et al. 2024. Climate Change and Cancer Care: A Policy Statement From ASCO. JCO Oncology Practice, 20: 178-186. Disponibile qui: https://ascopubs.org/doi/10.1200/OP.23.00637#:~:text=Climate%20change%20is%20associated%20with,disruption%20in%20cancer%20care%20itself.
[19] Earth Funeral. 2023. Table: How Your Funeral Impacts the Environment. Green Funeral Practice. Disponibile qui: https://earthfuneral.com/resources/table-how-your-funeral-impacts-the-environment/#:~:text=Buried%20embalming%20fluids%20give%20rise,in%20US%20burials%20each%20year.&text=Heavy%20wooden%20caskets%20are%20often,contain%20metal%20and%20plastic%20fittings
Immagine titolare: Timothy Dykes via Unsplash.